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Immagine del redattoreAvv Aldo Lucarelli

Contributi Enpaf e fallimento della farmacia

Ci viene chiesto se i contributi Enpaf siano da considerare crediti privilegiati in caso di fallimento della farmacia.

Il quesito è particolarmente importante per tutti quei crediti dei fornitori che sarebbero scavalcati se i contributi Enpaf non versati dal farmacista fossero privilegiati.

Esiste quindi un privilegio dei contributi Enpaf in caso di fallimento?

La risposta è stata fornita dalla Cassazione che ha escluso ogni forma di privilegio in quanto Enpaf è pur sempre un ente privato.


La causa del credito, in considerazione della quale la legge accorda il privilegio generale sui mobili del datore di lavoro per i contributi di previdenza sociale di cui agli artt. 2753 e 2754 c.c., va individuata nell'interesse pubblico al reperimento ed alla conservazione delle relative fonti di finanziamento.


Contributi Enpaf e fallimento della farmacia
Contributi Enpaf e fallimento della farmacia

Detto fine non può dirsi tutelato dagli enti privati che, pur portatori di interessi collettivi, gestiscono forme integrative di previdenza ed assistenza, sicché i contributi non versati all'Ente nazionale di previdenza e di Assistenza Farmacisti, da parte di un iscritto dichiarato fallito, hanno rango chirografario e non sono assistiti dal predetto privilegio, in quanto non sono dovuti "ex lege", trovando, piuttosto, fonte nella contrattazione collettiva. (Cass 23441/2020).


Contributi Enpaf e fallimento della farmacia


Ecco quindi che possiamo concludere che i contributi non sono privilegiati e pertanto I creditori generici come i fornitori non subiranno alcun pregiudizio in caso di fallimento.

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Avv Aldo Lucarelli



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