Come si possono ottenere i documenti amministrativi relativi alla Farmacia vicina?
Per rispondere a tali domande, alcune di facile soluzione, altre meno è opportuno precisare che la strada per ottenere i documenti richiesti è quella dell'accesso agli atti ma attenzione, si potrà configurare un accesso agli atti seguendo le norme della ormai super nota legge 241/1990 o quella dell'accesso civico di cui al D.lgs. 33/2013.
Cosa accade se a seguito di una istanza non si sia correttamente individuata la normativa di riferimento?
In tali casi si parla di accesso documentale non distino, ovvero indistinto, per intendere che il richiedente non ha specificato quale sia il proprio iter da seguire, se quello della legge 241/1990 o quello civico generalizzato.
Nel primo caso infatti si avrà diritto ad ottenere solo quegli atti di cui si ha titolo, mentre nel secondo caso si ha diritto ad ottenere ogni forma di atto, anche deputato ad un controllo sull'agire della pubblica amministrazione, purché esse non ricada in un preciso numero di divieti, ovvero quelli a) la sicurezza pubblica e l'ordine pubblico; b) la sicurezza nazionale; c) la difesa e le questioni militari; d) le relazioni internazionali; e) la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato; f) la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento; g) il regolare svolgimento di attività ispettive.
L'accesso civico è altresì rifiutato se il diniego è necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno dei seguenti interessi privati:
a) la protezione dei dati personali, in conformità con la disciplina legislativa in materia;
b) la libertà e la segretezza della corrispondenza; c) gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d'autore e i segreti commerciali.
Quindi l'accesso civico è ammesso Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.
L'esercizio del diritto di accesso civico non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, e l'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i documenti richiesti e non richiede motivazione.
Come nel diritto di accesso agli atti della legge 241/1990 è previsto il parere del controinteressato, ovvero di chiunque vi abbia interesse in caso vi sia una lesività.
Immaginiamo che si sia richiesta la documentazione di una Farmacia di nuova apertura, o di un confinante o di un esercente specifico, in tali casi il contro interessato sarà proprio colui coinvolto dalla richiesta.
I soggetti contro interessati sono individuati tenuto anche conto del contenuto degli atti connessi. (dpr 184/2006), ma in relazione ad un accesso ben piu' ampio, richiedibile da chiunque e relativo ad ogni forma di atto amministrativo.
Ecco quindi che mentre nel procedimento dell'accesso agli atti della legge 241 del 1990 ai sensi dell'art. 22
Le singole pubbliche amministrazioni individuano le categorie di documenti da esse formati o comunque rientranti nella loro disponibilita' sottratti all'accesso ai sensi del comma 1” e "Non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni.”
nella previsione dell'accesso civico generalizzato è espressamente previsto “ lo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche..”
Al riguardo, si ricorda
«Nella risposta negativa o parzialmente tale, sia per i casi di diniego connessi l’amministrazione è tenuta a una congrua e completa motivazione»
e che
«La motivazione serve all’amministrazione per definire progressivamente proprie linee di condotta ragionevoli e legittime, al cittadino per comprendere ampiezza e limiti dell’accesso generalizzato, al giudice per sindacare adeguatamente le decisioni dell’amministrazione» (fonte Anac)
Ancora, è stato precisato che
“L'Amministrazione Pubblica ha il potere - dovere di esaminare l'istanza di accesso agli atti e ai documenti pubblici, formulata in modo generico o cumulativo, senza riferimenti ad una specifica disciplina, anche alla stregua della normativa dell'accesso civico generalizzato, ad eccezione del caso in cui l'interessato non abbia inteso fare esclusivo, inequivocabile, riferimento alla disciplina dell'accesso documentale” (CdS. 2050).
La formulazione della legge esprime la volontà del legislatore di superare quello che era e resta il limite connaturato all'accesso documentale che non può essere preordinato ad un controllo generalizzato sull'attività delle pubbliche amministrazioni.
Si passa quindi da un accesso strumentale alla protezione di un interesse individuale, nel quale è l'interesse pubblico alla trasparenza ad essere occasionalmente protetto..
Ecco quindi delineato il percorso dell'accesso documentale, essenziale strumento per la verifica e la tutela delle proprie posizioni nei confronti di singoli e della pubblica amministrazione.
Impostare un buon accesso agli atti diviene l'unico metodo per poter valutare le proprie aspettative di vincere una controversia o di avere informazioni soprattutto nelle procedure concorsuali, negli appalti o per verificare la rispondenza ai requisiti dei propri competitor o per fini scientifici.
Ed in caso di diniego cosa fare?
Sarà possibile rivolgersi al Difensore Civico o al Tar Competente con il ricorso, oppure nei casi in cui è previsto vi è anche il ricorso al Responsabile della corruzione e trasparenza dell'amministrazione o alla Commissione ex art. 27 della Legge 241/1991, ma l'ausilio legale diverrà imprescindibile.
Avv. Aldo Lucarelli
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