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Il procedimento di revisione della pianta organica per un Comune

Il procedimento di revisione della pianta organica per un Comune



Vediamo quali sono i passaggi per un Ente Comunale per avviare la revisione della pianta organica delle farmacie.

Il punto di partenza è la delibera di Giunta Comunale che conferisce impulso al settore – solitamente “attività produttive” di avviare la procedura vera e proprio per il tramite del proprio dirigente.

Ma quale è lo strumento amministrativo usato dal Comune per avviare la procedura e quali sono i tempi?


Il meccanismo utilizzato lo troviamo nella legge 241/1990 ed in particolare nell'art. 14 recante la Conferenza di Servizi, nel nostro caso “decisoria”, scopriamone i passaggi che andranno a coinvolgere obbligatoriamente la ASL/ASP del territorio e l'Ordine dei Farmacisti, ed a volte anche la Regione di riferimento. Trattasi di presenze e richieste obbligatorie ma non vincolanti nel contenuto di merito che rimane “discrezionale” del Comune.



La Conferenza di Servizi decisoria art. 14, comma 2, della Legge 241/1990 è lo strumento procedimentale con cui il Comune acquisisce in modo unitario e in tempi rapidi tutti gli atti di assenso, pareri, nulla osta o autorizzazioni necessari per la realizzazione di un progetto (soprattutto in materia di opere pubbliche, impianti produttivi, interventi edilizi complessi, e per quanto ci riguarda di revisione della pianta organica delle farmacie) quando questo coinvolge più amministrazioni diverse.

La riforma del 2016 (L. 124/2015 e D.Lgs. 222/2016) ha reso la forma semplificata e in modalità asincrona (disciplinata dall'art. 14-bis) la modalità ordinaria di svolgimento della Conferenza di Servizi decisoria. Asincrona è la conferenza che non si svolge con una riunione ma consente l'espressione dei pareri e quindi la partecipazione in fasi temporali differenti.



Invece la forma "simultanea" (con riunione in presenza o telematica) è diventata l'eccezione, sebbene venga spesso utilizzata ove vi siano particolari e delicate questioni di difficile soluzione.


Ecco come funziona principalmente la Conferenza di Servizi decisoria nella sua modalità semplificata e asincrona (che è quella di default):


1. Presupposto e Indizione della Conferenza dei servizi per la revisione della pianta organica delle farmacie da parte del Comune


  • La Conferenza di Servizi decisoria è obbligatoria quando la realizzazione di un progetto o lo svolgimento di un'attività privata è subordinata all'acquisizione di più atti di assenso (autorizzazioni, pareri, nulla osta, intese) resi da diverse amministrazioni (o gestori di beni/servizi pubblici). Si pensi quindi sia al caso della revisione avviata su istanza del farmacista che alla revisione avviata d'ufficio dal Comune, comunque sempre a cadenza biennale.

  • Il Comune, come Amministrazione Procedente (ovvero l'Ente che riceve l'istanza del privato o che avvia il procedimento d'ufficio) la indice e ne governa lo svolgimento. Solitamente la conferenza è preceduta da uno studio tecnico del territorio che rappresenti la questione topografica, di viabilità, estensione, e soprattutto il dato demografico con la rilevazione della popolazione residente. Si ricorda infatti che nella pianta il Comune avrà l'onere di indicare il numero di abitanti per ciascuna circoscrizione, individuata sia a livello toponomastico che grafico.

     

    La Conferenza viene indetta entro 5 giorni lavorativi dall'inizio del procedimento o dal ricevimento della domanda.


Il procedimento di revisione della pianta organica per un Comune
Il procedimento di revisione della pianta organica per un Comune


2. Svolgimento della Conferenza di servizi per la revisione delle farmacie in Modalità Asincrona (Semplificata)

La modalità asincrona significa che non c'è una riunione fisica o telematica tra tutte le amministrazioni, ma lo scambio di pareri avviene per via telematica entro un termine stabilito nella indizione, ecco quindi che il Comune (per mezzo del proprio dirigente a cui la Giunta avrà conferito l'incarico) comunica a tutte le amministrazioni interessate:


  • L'oggetto dell'istanza di revisione della pianta e la data di indizione della Conferenza.

  • La documentazione necessaria, come la relazione tecnica di cui abbiamo dato già cenno, e le credenziali per l'accesso telematico se si tratta di documentazione reperibile su database telematico.

  • Il termine perentorio per esprimere il proprio parere (generalmente 30 giorni dalla ricezione della documentazione).

  • Il termine è di 45 giorni per le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali o alla tutela della salute.

  • Espressione degli Assensi/Dissensi:

    • Le amministrazioni, quindi ASL ed Ordine dei Farmacisti o anche la Regione devono comunicare entro il termine la propria determinazione, che può essere assenso (eventualmente condizionato) o dissenso ma motivato.

    • Il dissenso deve essere motivato e indicare in modo chiaro e puntuale le modifiche necessarie al progetto affinché l'assenso possa essere rilasciato.

3. Silenzio-Assenso (Implicito)

Uno degli aspetti fondamentali della semplificazione è il principio del silenzio-assenso tra amministrazioni:

  • Si considera acquisito l'assenso incondizionato dell'amministrazione che, pur regolarmente convocata:

    1. Non abbia partecipato (cioè non abbia inviato la propria determinazione) entro il termine perentorio.

    2. Abbiano espresso un dissenso non motivato o riferito a questioni non pertinenti all'oggetto della Conferenza.

4. La Determinazione Conclusiva

  • Esito Positivo: Scaduto il termine per l'espressione dei pareri, l'Amministrazione Procedente adotta, entro 5 giorni lavorativi, la Determinazione Motivata di Conclusione della Conferenza (DMCC), che costituisce il provvedimento finale.

    • Se il progetto ottiene l'assenso (esplicito o implicito) della maggioranza, la DMCC è positiva e sostituisce a ogni effetto tutti gli atti di assenso che dovevano essere acquisiti.

  • Esito Negativo: Se si sono acquisiti dissensi non superabili, la DMCC è negativa e l'istanza del privato viene respinta.


5. Passaggio alla Conferenza Simultanea (Sincrona)

La Conferenza torna alla modalità simultanea (con riunione) solo in casi eccezionali, come:

  • Se un'Amministrazione esprime un dissenso motivato e non superabile con modifiche progettuali.

  • Se l'Amministrazione Procedente ritiene necessario un confronto diretto per l'analisi di modifiche sostanziali al progetto.

  • In presenza di decisioni complesse, o quando è richiesta espressamente dalla normativa di settore (es. Valutazione di Impatto Ambientale Statale).

L'obiettivo della conferenza dei servizi nella revisione della pianta organica è quello di concentrare metaforicamente tempo e luogo per coagulare una unica decisione con i pareri, vincolanti nella richiesta ma non obbligatori nel merito, che le Aziende Sanitarie e l'Ordine dei farmacisti devono esprimere.


Ma quale è il ruolo del singolo farmacista in tale assetto di cose?

Il farmacista potrà rappresentare al proprio ordine le sue necessità, e l'Ordine avrà la possibilità di rappresentare per il tramite di un suo delegato, le esigenze in sede di revisione. Evidenziamo però che la revisione della pianta organica delle farmacie è un atto amministrativo delle amministrazioni, ove il singolo farmacista potrà avere interessi relativi e di riflesso in quanto la paternità e la discrezionalità delle scelte è e rimane del Comune, chiamato davanti ad un Tribunale amministrativo in verifica sul rispetto delle regole procedurali e non nel merito delle scelte, a meno che queste non siano state del tutto arbitrarie e/o irrazionali.


Avv. Aldo Lucarelli

 
 
 

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