Siamo 5 farmacisti ed abbiamo partecipato ad un bando comunale per la concessione della farmacia comunale per un periodo di 30 anni.
Uno di noi ha impugnato il bando di gara per vizi, la sua sentenza si estenderà anche a noi ?
Per rispondere a tale quesito occorre anzitutto avere riguardo alla natura giuridica del bando di gara come provvedimento amministrativo e trarne le conseguenze applicando i principi generali enunciati dalla giurisprudenza.
Su questo piano, occorre innanzitutto rammentare che per pacifica giurisprudenza i bandi di gara – così come quelli di concorso si pensi ad un concorso per farmacisti -, pur non avendo natura regolamentare né normativa, sono atti amministrativi generali in quanto rivolti a una platea di destinatari non individuabile ex ante, ossia a tutti coloro che possono essere interessati a partecipare alla procedura competitiva e che in fatto vi parteciperanno (CdS Ad. pl. 2014, n. 9; e CdS 8171/2024)
Il bando comunale come atto amministrativo generale
Va quindi sinteticamente rammentato che, per pacifica giurisprudenza, la differenza tra gli atti regolamentari e gli atti amministrativi generali è individuabile proprio nel fatto che, mentre per i primi i destinatari sono indeterminabili sia a priori che ex post, per i secondi lo sono solo a priori (CdS. Ad. pl., 2014 n. 9).
Ecco quindi che per rispondere occorre quindi capire quando un atto amministrativo generale abbia efficacia esterna ovvero rivolta Anche a soggetti che non lo hanno Impugnato
si é quindi arrivati ad un elenco di casi eccezionali di efficacia “esterna” del giudicato di annullamento, dove per esterna si intende l’estensione anche ai farmacisti esterni alla causa
Esistono casi in cui gli effetti non si estendono ed altri in cui si estendono, il tutto in deroga alla regola di cui all’articolo 2909 c.c., basata sulla nota differenza tra contenuti “inscindibili” e “scindibili”, sull’evidente premessa che tale problematica afferisce ai provvedimenti amministrativi aventi una pluralità di destinatari, alcuni solo dei quali li abbiano impugnati ottenendone l’annullamento, ma che i detti provvedimenti non ricadano nel genus dei regolamenti e degli atti amministrativi generali, per i quali resta valido il tradizionale (e consolidato) insegnamento per cui il loro annullamento non può che produrre effetti erga omnes, trattandosi – per così dire – di atti sempre e intrinsecamente inscindibili.
Anche successivamente alle citate decisioni della Plenaria (CdS adP 4 e 5 2019) la giurisprudenza, anche per gli atti amministrativi generali quali sono i bandi di gara e di concorso, ha continuato ad affermare, anzi trovandone conferma proprio nelle statuizioni la regola dell’efficacia erga omnes dell’annullamento (Cons. Stato, sez. VI, 27 dicembre 2023, n. 11199).
La ragione di ciò è intuitiva, e risiede proprio nel fatto che gli atti amministrativi generali condividono con i regolamenti l’indeterminabilità ex ante dei potenziali destinatari: in altri termini, l’illegittimità del bando può aver prodotto effetti distorsivi già nel momento delle scelte di chi doveva decidere se partecipare o no alla procedura, e pertanto non è giustificabile che questi effetti distorsivi permangano anche dopo il suo annullamento, sia pure parzialmente.
L’annullamento di un bando comunale coinvolge tutti i farmacisti
Quindi quando un atto di gara o un bando di concorso é qualificato come atto amministrativo generale, l’impugnativa da parte di uno solo dei farmacisti e la conseguente sentenza si estenderà come effetto inscindibile (ove accolto il ricorso) a tutti i partecipanti.
Come capire quando un atto ha un contenuto amministrativo generale?
A volte é scritto nella didascalia altre volte si comprende dal contenuto
Avv Aldo Lucarelli
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