Trasformazione della Farmacia Snc ad Srl per liquidare i soci problemi e limiti
- Avv Aldo Lucarelli
- 3 ore fa
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Trasformazione della Farmacia e liquidazione di alcuni soci
È un caso complesso quello della trasformazione della Farmacia Snc in Srl con lo scopo di liquidare alcune partecipazioni sociali, che si affaccia spesso nella prassi, con peculiarità normative farmaceutiche che fiscali, quindi sia in termini di autorizzazione (che nel presente caso non sono inficiate) sia fiscali, per il riflesso in termini avviamento, il cd “goodwill” e di interessi passivi.
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L'operazione ipotizzata, ovvero trasformazione da Snc in Srl per liquidare i soci, è assimilabile a una trasformazione omogenea progressiva (da SNC a SRL) combinata con un'uscita dei soci, che in gergo tecnico potrebbe essere definita una trasformazione con liquidazione e finanziamento, infatti lo scopo é quello di finanziare con la società l’uscita dei soci.
Attenzione in via preliminare al problema relativo al consenso dei creditori della Snc, soggetti che perderanno la garanzia illimitata dei soci di Snc ed entreranno in un regime meno garantista, ovvero quello della Srl. Sul punto si segnala Cass. 13772/2021 in tema di individuazione del “momento” in cui si realizza tale passaggio.
il Procedimento di Trasformazione da SNC a SRL:
La trasformazione di una Farmacia Società in Nome Collettivo (SNC) in Società a Responsabilità Limitata (SRL) è una trasformazione omogenea progressiva disciplinata dal Codice Civile (artt. 2498 e seguenti) e fiscalmente neutrale (art. 170 TUIR).
Saranno quindi necessari una Deliberazione dell’assemblea ed una Perizia (accurata e su basi solide per quello che vedremo) che attesti il valore del patrimonio della SNC ai fini della determinazione del capitale sociale della SRL (art. 2500-ter c.c., richiamando le norme sui conferimenti in natura).
Qui affrontiamo il primo punto critico ovvero quello relativo alla 💊 Valutazione della Farmacia, poiché nelle farmacie il valore dell'azienda include una componente significativa di avviamento, che riflette la clientela, la posizione e il valore dell'autorizzazione.
passaggio successivo é quello relativo all’uscita e liquidazione dei Soci, uscita che potrà avvenire contemporaneamente o immediatamente prima della trasformazione, i due soci uscenti devono essere liquidati tramite
1) Cessione delle quote: I due soci restanti acquistano le quote dei due soci uscenti.
2) Recesso e liquidazione: I soci esercitano il recesso e la società liquida la loro quota, calcolata in base al valore patrimoniale della società al momento dello scioglimento del rapporto (spesso basato sulla stessa perizia di trasformazione).
La scelta tra due casi proposti é differente, nel primo l’onere é in capo ai soci, nel secondo il peso é in capo alla società.
Ove la società SRL (o i soci rimanenti, a seconda della struttura precisa) contraggano un mutuo/finanziamento per disporre della liquidità necessaria per pagare le quote/frazioni dei soci uscenti avremo i seguenti punti critici da affrontare ovvero:
1) Problematica di Ammortamento
dell'Avviamento dovuta alla neutralità Fiscale della Trasformazione.
In linea di principio, la trasformazione da SNC a SRL è fiscalmente neutrale (art. 170 TUIR). Ciò significa che i valori contabili dei beni (inclusi avviamento, se già iscritto) non generano plusvalenze imponibili e i valori fiscalmente riconosciuti rimangono gli stessi che avevano in capo alla SNC.
2. Iscrizione e Ammortamento del "Nuovo" Avviamento
Il problema nasce se, a seguito della liquidazione dei soci uscenti con finanziamento societario, si generano o si riqualificano dei valori in bilancio (c.d. disavanzo).
Ecco quindi che si pone la questione dell’avviamento autonomo:
Se l'azienda non è stata acquistata da terzi, ma è stata generata internamente, l'avviamento non è iscrivibile in bilancio né ammortizzabile ai fini fiscali.

Trasformazione della Farmacia Snc ad Srl per liquidare i soci
Per la Liquidazione e quindi l’Uscita dei Soci dalla farmacia, si crea il problema del valore corrisposto ai soci uscenti, ove la Srl corrisponda un importo superiore al valore contabile della loro quota (a causa del valore intrinseco, cioè l'avviamento della farmacia), l'eccedenza potrebbe essere considerata un costo non deducibile (in quanto costo per l'acquisto di quote da parte della società o costo per il recesso non inerente all'attività commerciale, ma alla gestione del capitale.
In alcuni casi, l'Amministrazione Finanziaria ha cercato di riqualificare l’operazione di trasformazione onerosa quale cessione d'azienda o come trasformazione "a titolo oneroso" in presenza di versamenti o finanziamenti per l'uscita dei soci.
Ove ciò accadesse, l'eventuale "nuovo" avviamento emerso o l'eccedenza pagata potrebbe non essere riconosciuta fiscalmente ammortizzabile per la SRL, in quanto non derivante da un'acquisizione diretta di azienda da terzi.
l'avviamento delle farmacie, se acquistato a titolo oneroso, è ammortizzabile fiscalmente in una quota massima annuale pari a 1/18 del costo (art. 103, comma 3, TUIR).
L'Ordinanza della Casaazione tributaria n 10815/2024 fornisce un supporto a tale ricostruzione in quanto il costo di liquidazione dei soci uscenti, ovvero l’avviamento pagato ai soci uscenti (la differenza da recesso) è fiscalmente indeducibile per la SRL.
capitolo interessi dell’operazione, deducibilità o indeducibilità degli Interessi Passivi
Il secondo aspetto critico è la deducibilità degli interessi passivi sul mutuo/finanziamentl contratto dalla SRL (la società trasformata e debitrice) per liquidare i soci uscenti.
Per essere deducibili, i costi (inclusi gli interessi passivi) devono essere inerenti all'attività d'impresa (art. 109 TUIR).
L'Amministrazione Finanziaria (AdE) ha spesso contestato la deducibilità degli interessi passivi su finanziamenti contratti per l'acquisto di partecipazioni o per la liquidazione di soci, sostenendo che tali costi non sono inerenti all'attività produttiva, ma alla gestione della compagine sociale (gestione del capitale proprio).
L'orientamento giurisprudenziale più recente (pur con oscillazioni) e alcune risposte a interpello tendono a riconoscere l'inerenza se l'operazione di liquidazione e il mutuo sono funzionali al riassetto aziendale e alla continuità operativa dell'impresa (il mantenimento della farmacia e della sua attività). L'onere della prova sull'inerenza ricade sulla società.
In ogni caso, la SRL è soggetta alla disciplina dell'Art. 96 del TUIR (deducibilità degli interessi passivi). Gli interessi passivi netti (interessi passivi eccedenti gli interessi attivi) sono deducibili dal reddito della SRL solo fino alla concorrenza del 30% del Risultato Operativo Lordo (ROL) della gestione caratteristica.
L'eventuale eccedenza indeducibile può essere riportata e dedotta nei periodi d'imposta successivi, a condizione che in quegli esercizi il ROL generato sia sufficiente.
Se il ROL della Farmacia (che è un indicatore della redditività operativa) della farmacia non è elevato o il mutuo è di importo consistente, una parte significativa degli interessi passivi potrebbe essere indeducibile per diversi esercizi, creando un costo fiscale non ammortizzabile a breve termine.
Data la complessità e l'alto rischio fiscale, soprattutto sull'inerenza degli interessi, è fondamentale adottare la massima cautela sia in sede di valutazione dell’operazione che di stima in perizia per la farmacia.
Prima di chiudere una precisazionea trasformazione della SNC in SRL (trasformazione omogenea progressiva) è un'operazione che si avvale del regime di neutralità fiscale. Questo significa che il passaggio da un tipo societario all'altro non genera alcuna tassazione immediata (né plusvalenze, né minusvalenze) al momento della trasformazione, garantendo la continuità dei valori fiscali art 176 Tuir.
Avv Aldo Lucarelli
Non costituisce consulenza





















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