L'avviamento della Farmacia in chiave prospettica
- Avv Aldo Lucarelli
- 19 ore fa
- Tempo di lettura: 5 min
In questo articolo ci occupiamo dell'avviamento della farmacia un tema delicato soprattutto in sede di indennità ex art. 110 del testo unico da parte del gestore uscente, ma di grande rilievo anche nelle cessioni delle farmacie e nelle dispute ereditarie per la liquidazione della quota dell'erede non gestore o piu' semplicemente nelle divisioni tra familiari o ex soci.
L'avviamento è infatti il principale tema di scontro stante il suo carattere “immateriale” quindi non tangibile e che non sempre viene valorizzato nei bilanci aziendali di imprese nuove.
Quale è il valore della Farmacia?
Come si determina il valore di una Farmacia?
Quale è il valore dell'avviamento della Farmacia?
Come si individua il suo valore di avviamento?
Il valore dell'avviamento della farmacia muta nel tempo?
Quali sono i fattori da considerare nella determinazione del valore della Farmacia?
Cerchiamo di rispondere - senza presunzione di esaustività a tutti questi quesiti.
L'avviamento poi ha un suo peso specifico individuato nelle farmacie storiche che derivano da precedenti compravendite ma ha anche un suo peso – sebbene non individuato nelle scritture contabili – anche per le farmacie di nuova istituzione, ad esempio da concorso o ancor peggio come imprese individuali; si pensi alla farmacia storica rurale del farmacista come ditta individuale e impresa di famiglia.
Prima di andare avanti è necessario tener presente che nelle ditte individuali – farmacie rurali – l'aspetto dell'avviamento se da un punto di vista algebrico è semplicisticamente calcolabile con metodi come il reddituale o il patrimoniale semplificato, dall'altro dovrà tener conto di peculiarità del territorio, come ad esempio l'esclusività territoriale da cui deriva una fidelizzazione maggiore della clientela, soprattutto nei piccoli centri o nei centri difficilmente raggiungibili il ché rappresenterà un “plus” da aggiungere alla sua valutazione.
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Quindi tornando al tema dell'articolo, il problema dell'avviamento della Farmacia deriva dal fatto che usualmente tale aspetto non viene iscritto nel bilancio almeno fino a quando non si verifichi una transazione di compravendita o cessione aziendale, elemento questo mancante sia nelle farmacie di nuova istituzione da concorso sia nelle ditte individuali.
Trattasi di “asset intangibile” che deve essere valutato con prudenza, poiché come detto, fintanto che sia auto generato non è iscritto a bilancio, tale elemento è assai ricorrente per tutte le nuove farmacie da concorso che sono quindi aziende native su base concorsuale dove sarà la licenza / autorizzazione a costituire il grande valore intangibile aziendale.
Scaduto il termine dei 3 anni tali “nuove” farmacie (se da concorso straordinario) possono essere vendute ad un determinato valore stabilito dal cedente e che spesso è quantificato con il criterio del multiplo sul fatturato. Tale criterio – tra i piu' usati – cela in realtà aspetti critici dovuti alla scarsa capacità di individuare i lati deboli della farmacia, quali ad esempio i debiti aziendali, che andranno quindi valutati a parte, al fine di incidere in riduzione sul prezzo finale della transazione.
Il prezzo quindi - ove determinato con il sistema del multiplo su fatturato - virerà verso un determinato valore una volta individuata la posizione finanziari netta - PFN - ovvero la parte debitoria. E' quello che nel gergo anglosassone differenzia il c.d. “Enterprice Value” (valore aziendale) dall'Equity Value (valore del capitale).
In tale partita gioca quindi un ruolo cruciale l'avviamento che come abbiamo pocanzi sottolineato è di difficile individuazione per le farmacie di nuova istituzione per le quali quindi non vi è un valore da precedente transazione. In tale caso quindi l'avviamento come asset intangibile sarà (ad avviso di chi scrive e senza presunzione di completezza) individuato anche nella capacità di redditività futura, e nel valore dell'autorizzazione della farmacia, che quale atto di carattere pubblico e calmierato, ha in sé un grande valore, in chiave “prospettica” cioè in visione del valore che la farmacia come azienda, sarà in grado di generare e non quindi in visione “storica”, che si avrebbe in caso di acquisto di Farmacia da precedente cessione.
Per una farmacia di nuova istituzione quindi saranno centrali ai fini della individuazione del valore: 1) La posizione nella città quindi l'ubicazione; 2) La popolazione in chiave numerica – elemento importante ma non piu' così' rilevante data l'alta mobilità. 3) Popolazione in chiave di fascia di età degli utenti; 4) accessibilità alla farmacia, (sita nel centro città, nel centro storico, viabilità e presenza di ZTL, presenza di zone pedonali, flussi turistici e flussi quotidiani di transito, parcheggi, mezzi pubblici etc, 5) vicinanza di un concorrente aggiornato, 6) servizi in chiave di “farmacia dei servizi”, 7) potenzialità di crescita dell'azienda, 8) impatto urbano e della pianificazione territoriale della pianta organica.
Ecco quindi che nel valore da attribuire sarà necessario valutare tali aspetti in comparazione con i costi operativi e gestionali.

L'avviamento della Farmacia in chiave prospettica
Nel caso si tratti invece di farmacie storiche derivanti da un precedente acquisto, l'avviamento e quindi il valore della licenza, deriverà da quanto già appostato nel bilancio. L'avviamento emergerà quindi e verrà iscritto in bilancio solo quando un'azienda ne acquisisce un'altra e/o in caso di conferimento aziendale. (OIC 24).
Fermo l'ammortamento, solitamente decennale, in alcuni casi appare necessario un procedimento di verifica dell'avviamento soprattutto ove vi siano “indicatori di perdita” del suo valore, il tutto tramite il sistema dei test di impairment (OIC 9): una volta iscritto in bilancio (a seguito di un'acquisizione), l'avviamento dovrebbe essere verificato tramite un test di impairment periodico (almeno annuale) per verificare se il suo valore si è deteriorato o sia costante nel tempo. Possiamo dire che il test serve ad intercettare perdite di valore dell'avviamento.
L'obiettivo principale del test di impairment è quello di garantire che gli asset intangibili come nel nostro caso l'avviamento aziendale, non siano iscritti in bilancio per un valore superiore a quanto la farmacia potrà effettivamente recuperare attraverso il suo utilizzo e/o la sua vendita. Va infatti rilevato che una svalutazione dell'avviamento non genera un'uscita di cassa, ma riduce il patrimonio netto, peggiorando gli indici patrimoniali e finanziari.
I test di “impairment” deve essere condotto con criteri oggettivi affinché le assunzioni sottostanti (come i flussi di cassa – cash flow - attesi, il relativo tasso di crescita negli anni, ed il tasso di attualizzazione) siano giusti e ragionevoli e soprattutto supportate da evidenze riscontrabili. Errori o omissioni in questo test possono mascherare una perdita di valore dell'azienda o ad una alterazione del valore dell'avviamento e quindi di tutta la farmacia.
A tal proposito è necessario monitorare i c.d. “driver” di valore, quindi quei fattori che generano l'avviamento e sono sintomatici, quali ad esempio per una farmacia 1) numero di ricette trattate mensilmente, 2) individuazione delle ricette ricorrenti 3) la fedeltà clienti per gli acquisti non ricorrenti, 4) la reputazione della farmacia con particolare riguardo ai servizi extra ad esempio della “farmacia dei servizi”, 5) l'efficienza operativa dei fattori aziendali, quali ad esempio l'efficacia del robot di dispensazione farmaci in relazione al costo/tempo che si sarebbe speso con un addetto fisico, il tutto per individuare il valore aziendale ed il valore implicito dell'avviamento e soprattutto per comprendere in quale direzione vada il valore o se si stia erodendo nel tempo.
Comprendere quindi il valore della propria farmacia, il proprio potenziale e l'avviamento, renderà il passaggio di titolarità (volontario in caso di vendita, o involontario in caso di trapassi generazionali) molto piu' prevedibili e gestibili soprattutto per tutti quei soggetti familiari soci e non, che non sono direttamente coinvolti nella gestione della farmacia.
Tali valutazioni – utili secondo il sottoscritto – sono determinanti per le farmacie storiche che hanno attraversato decenni di attività, per le quali è necessario monitorare nel tempo l'andamento aziendale ed i valori in campo e per nuove farmacie per individuare i valori aziendali ed ottimizzare la gestione e/o la cessione di quote.
Avv. Aldo Lucarelli
Caso di studio che non costituisce consulenza.
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