Accesso civico negato per scopi ritorsivi
- Avv Aldo Lucarelli
- 2 ore fa
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Quando il comune può rifiutare un accesso agli atti per una farmacia?
Il farmacista che pone diverse istanze di accesso civico ha diritto sempre ad ottenere i documenti richiesti?
In linea di massima l’accesso civico (di cui abbiamo parlando in molti post) costituisce espressione ampliata del diritto di accesso agli atti (secondo la legge 241/1990) che invece è riservata al solo titolare del diritto.
Esiste però un limite all’accesso civico secondo la recente giurisprudenza del Tar Napoli quanto questo viene effettuato con scopo ritorsivo.
Si pensi all'accesso ai documenti ed atti al solo scopo di effettuare attività ritorsive e non semplicemente per una tutela giuridicamente valida.

Pur costituendo l’accesso civico generalizzato uno strumento di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e di promozione della loro partecipazione all’attività amministrativa, nondimeno esso non può essere impiegato in maniera distorta e divenire causa di intralcio all’azione della pubblica amministrazione. Pertanto, è legittimo il diniego opposto dal Comune qualora l’istanza di accesso civico sia connotata da un oggettivo spirito di rivalsa del richiedente verso l’amministrazione destinataria della domanda. (Tar Napoli 6789/2025 in tema edilizio ma con principio generale applicabile)
Quindi a meno di una riforma da parte del Consiglio di Stato sul tema affrontato, possiamo dire che la giurisprudenza ha aperto le porte ad “limite” ulteriore dell’accesso civico che oggi non risiede in alcuna norma positiva.
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Avv Aldo Lucarelli
Studio Legale Angelini Lucarelli
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