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Concorso Farmacie, che valore ha la graduatoria per i non assegnatari?

Aggiornamento: 15 apr 2022


Ci è stato chiesto se per un candidato singolo, o in forma associata sia imprescindibile mantenere i requisiti di partecipazione al concorso durante l'intera procedura.

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La domanda appare assai pertinente oggi che a distanza di dieci anni, quelli che erano i requisiti e le compatibilità esistenti nel 2012 potrebbero non essere piu' pertinenti a distanza di tempo.

E' giusto che l'amministrazione vincoli i partecipanti al concorso per un lasso di tempo così lungo, pregiudicando quelli che sono gli interessi della vita, e le opportunità di lavoro?

A questa domanda la risposta era semplice, infatti piu' volte sia il Consiglio di Stato che i Tar avevano affermato circa la necessaria sussistenza dei requisiti per tutta la durata del concorso.

Ma oggi qualcosa è cambiato grazie all'accostamento della procedura concorsuale del concorso farmacie al regime degli appalti e della gare pubbliche, e mutando la disciplina delle gare pubbliche il risultato – innovativo – è mutato. Infatti come nelle gare pubbliche (appalti), per i vincitori il possesso dei requisiti necessari per partecipare ad una gara sono indispensabili nel momento della presentazione della domanda ed in quello della contrattazione con la P.A. al contrario per coloro che pur stando in graduatoria non hanno raggiunto il momento della contrattazione con la P.A. la persistenza dei requisiti, stante la mancanza di un collegamento contrattuale con la P.A., non ha un effettivo valore, essendo vincolante solo per il momento futuro ed incerto di contrattualizzazione e quindi dello scorrimento della graduatoria, e sarebbe quindi un sacrificio sproporzionato da richiedere durante le fasi di stallo.


E quindi traslando il principio nel mondo del concorso farmacie, una volta entrati in graduatoria ma in posizione non utile perché mai il candidato in posizione di stallo in graduatoria, dovrebbe mantenere inalterati i propri requisiti?